Pillole di SpiritualiTà
Comprendi per credere, e credi per comprendere. Comprendi la mia parola, affinché tu possa credere; credi alla parola di Dio per poterla comprendere. (Sant'Agostino)
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Ecco viene il Signore Iddio, stirpe regale, uomo tra uomini, e lo vedrete ed esulterà il cuor vostro.
di p. Enzo Vitale icms
Oggi, secondo giorno della Novena in preparazione al Natale, la genealogia di Gesù.
E ancora una volta mi stupisce. Nella mia meditazione, stamattina, davanti al Santissimo Sacramento, non ho potuto fare a meno di rammentare come, la pagina di Vangelo che per anni mi ha impedito di accostarmi al Nuovo Testamento, oggi mi fa capire quanta ricchezza c’è in essa.
Da piccolino, il mio parroco mi diceva che ogni giorno dovevamo leggere una pagina del Vangelo. Io, animato da buona volontà, iniziavo e mi fermavo davanti a questo elenco di nomi impronunciabili… Eppure, dopo anni, scopro, che proprio questo elenco mi dice tanto della grandezza e della misericordia di Dio.
Per alcuni, nomi inutili, senza senso, ma che dicono quanto Dio è capace di fare.
Stasera, alla Messa, proclamerò questo Vangelo, lo bacerò e, come sempre, dirò: «Parola di Dio»… che strano il mio Dio. Mette nella Sua genealogia donne straniere, adultere, prostitute: Tamar, Racab, Rut e Betsabea. E cito volutamente solo queste quattro donne.
Eppure, grazie a loro, grazie a queste donne, Lui mi salva!
La prostituta è colei che si fa usare.
Alcune donne sono prostitute e non lo sanno.
Alcune pensano di non esserlo e invece lo sono.
Altre non lo sono e credono di esserlo state.
Eppure, ognuna di loro nasconde in sé un dono grandissimo.
Quattro donne nella Genealogia e poi lei, la Donna!
Non molto tempo fa qualcuno mi ha detto di far attenzione alle donne, sono pericolose, ti mettono nei guai. Mah… che visione limitata del genio femminile. Quanta banalità in espressioni del tipo «Chi disse donna, disse danno» oppure «La donna è la rovina dell’uomo»…
Io, nonostante tutto, resto convinto che nella donna c’è una enormità di Bellezza e di Grandezza che solo nel mistero della maternità si può cogliere. E lo si comprende in quel «dalla quale è nato Gesù».
Posso dire che in una donna ho conosciuto il male e l’odio più grandi che mi siano mai stati palesati. Ma dico anche che in altre ho conosciuto una capacità di custodia e di accoglienza che trova la massima espressione in una Donna, quella a cui mi sono affidato e che so che mi ama al di sopra di tutto e tutti. La disperazione di un uomo nasce quando ogni approdo gli viene negato. Ma è in quel momento che in Lei, si scorge l’ancora di salvezza a cui, inevitabilmente, ci si deve aggrappare.
Alcuni oggi dicono che il Vangelo è vero solo per il fatto che nella Sua Genealogia siano stati menzionati nomi impronunciabili, persone che erano state scartate e che, nonostante tutto, Lui, Dio, usa. Ebbene: io ringrazio anche queste donne; magari una speranza c’è pure per me!
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